Negli ultimi anni, anche per ricoprire il vuoto sociale lasciato da politica e istituzioni, la pressione sui brand per generare un cambiamento è aumentata enormemente. Sempre più consumatori confidano nell’intervento delle marche per la risoluzione di questioni sociali e ambientali, oppure per uscire dalla crisi del Covid-19. Ecco che la questione sostenibilità diventa cruciale per le imprese.

Questa responsabilizzazione dei brand rappresenta un’importante opportunità di crescita, anche dal punto di vista del business. Stando ai Purpose 2020 Report, Kantar Consulting e all’ Unilever Sustainable Living Report, 2018, infatti, i brand sostenibili sembrano crescere più velocemente e rappresentare i principali fautori della crescita complessiva di un’azienda.

Tuttavia, bisogna ricordare che non bastano le promesse, ma è importante fare davvero la differenza. Ciò di cui c’è bisogno è che le marche prendano posizione rispetto alle problematiche sociali e ambientali e intervengano realmente.

La pressione sui brand per un business sostenibile ha fatto sì che investire nella sostenibilità sia diventato quasi un percorso obbligato per mantenere la rilevanza. Di conseguenza, la maggior parte dei brand ricorre a iniziative sostenibili in maniera indifferenziata per soddisfare gli standard, ricercando la compliance di fronte a consumatori e regolatori.

In questo scenario di iniziative indifferenziate, i brand devono saper farsi notare. Come? Facendo leva sull’unicità e la distintività della propria marca. Per sfruttare al meglio la grande opportunità della responsabilizzazione, i brand devono distinguersi, fare del bene in un modo peculiare, unico e diverso, evitando dispersioni di investimenti ma concentrandosi solo su iniziative capaci di generare crescita e differenziazione. Solo così la sostenibilità può diventare un vantaggio competitivo.

Per approfondimenti consultare: https://www.hbritalia.it/speciale-crisi/2021/03/19/news/sostenibilita-il-ruolo-nascosto-della-marca-15001/