Il 29 aprile aprirà i battenti a Londra l’ambizioso mercato rionale di Eataly: 4 mila metri quadrati su due piani ospiteranno 5 mila prodotti con un’enoteca record da 2 mila vini. Oltre alla parte “supermercato”, saranno protagonisti di Eataly London tre ristoranti di fascia alta e una scuola di cucina.

L’apertura di Eataly rappresenta un atto di fiducia verso la capitale britannica e uno smacco alla Brexit e al Covid-19. Al momento, il Regno Unito si gode il successo di primo Paese in Europa per i vaccini, mentre le restrizioni si stanno piano piano allentando. La Brexit avrà ripercussioni sui prezzi – già di per sé alti – di Eataly, che dovrà fare i conti con derrate alimentari rincarate.

Il nuovo mercato londinese è un’enorme occasione di rilancio per Eataly dopo la promessa di quotazione mai mantenuta e dopo un anno di pandemia che ne ha abbattuto i ricavi del 30%. Eppure, le incertezze sono tante.

Eataly aprirà a Broadgate, nel maestoso edificio accanto alla stazione di Liverpool Street. Un posto che un tempo era snodo di turisti e pendolari, mentre ora il passaggio risulta assai ridotto. Inoltre, il vicino quartiere di Shoreditch, cuore delle start-up e del mondo fintech londinese, risulta ormai svuotato da informatici e giovani imprenditori, ora relegati alla tavola del salotto di casa loro. Il mercato si trova in una posizione strategica se consideriamo il mondo pre-Covid, ma se consideriamo quello di oggi e di domani è un’incognita.

Altra problematica deriva dalla concorrenza: nel corso degli anni sono prolificati modelli di mercato con angoli per mangiare, così come varie catene di gastronomia italiana. L’ultimo pericoloso concorrente, però, è il TimeOut Market, mercato della casa editrice TimeOut che replica il modello Eataly, anch’esso in apertura a Londra.

Per approfondimenti consultare: https://www.ilsole24ore.com/art/eataly-riparte-londra-apre-piu-grande-locale-d-europa-ma-e-sfida-ardua-AEkTbaD