Nei giorni scorsi il tavolo di filiera vitivinicolo al ministero per le Politiche agricole ha analizzato la situazione del settore, che nel 2020 ha registrato un calo del -2,3% dell’export. Oltre al danno all’export, anche sul mercato interno la chiusura dei locali ha portato a un calo delle vendite di oltre 1,5 miliardi di euro. Coldiretti stima 220 milioni di bottiglie invendute e dichiara la crisi del settore vitivinicolo .
Per affrontare questo scenario si delineano due posizioni. Da un lato il mondo agricolo e quello della Cooperazione richiedono misure di distillazione e stoccaggio privato per ridurre l’offerta e sostenere i prezzi. D’altra parte i rappresentanti delle imprese e dell’industria vinicola Federvini, Unione italiana vini e Federdoc richiedono sostegni al credito per mettere in sicurezza finanziaria le aziende più colpite e il rilancio della promozione all’estero.
Secondo questi ultimi, infatti, non bisogna dimenticare che si produce per vendere e che bisogna concentrarsi sulle grandi opportunità che possono aprirsi sui mercati. Solo così si può uscire dalla crisi del settore. Inoltre, ribadiscono l’importanza di salvaguardare l’intera filiera e non solo la produzione agricola.
In generale, per il 2021 l’Osservatorio Uiv prevede una ripresa del mercato interno e soprattutto dell’export. Fa ben sperare la campagna vaccinale, che potrebbe far tornare a crescere la curva delle vendite.
Per approfondimenti consultare: https://www.ilsole24ore.com/art/invendute-220-milioni-bottiglie-vino-e-scontro-come-usare-aiuti-AE9mCWE