A Milano l’occupazione femminile resiste meglio alla crisi pandemica

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A Milano l’occupazione femminile tiene di più. Ecco quanto emerge da un’analisi sull’occupazione femminile durante la crisi pandemica condotta da Your Next Milano. Si tratta della nuova piattaforma di Assolombarda ideata per raccogliere le analisi sul capoluogo lombardo e su alcuni asset di sviluppo della città.

occupazione femminile

Nel 2020 ha perso il lavoro a Milano il -0,7% delle donne occupate, contro la perdita di -1,8% che ha colpito gli uomini. Si tratta di un risultato in controtendenza rispetto a quanto accade a livello nazionale. I motivi? La struttura economica milanese, caratterizzata da una forte presenza femminile in settori rilevanti dell’economia locale fondamentali in epoca pandemica come la sanità e il commercio di beni essenziali. Inoltre, molte donne sono occupate professionalmente in posizioni ad alto contenuto professionale, che si sono potute riadattare con lo smart-working.

Non bisogna dimenticare, infine, che Milano è la quarta provincia italiana per tasso di occupazione femminile: al 64,2% nel 2020, al di sopra della media nazionale del 49%. Dati positivi, ma l’ampio gap di genere rimane. Infatti, tra l’occupazione delle donne e quella degli uomini a Milano intercorrono nove punti percentuali (la media nazionale vede uno stacco di 28 punti a svantaggio delle donne).

Per approfondimenti consultare: https://www.ilsole24ore.com/art/milano-ecco-perche-l-occupazione-femminile-regge-meglio-che-resto-d-italia-AE4V7iP