Cosa dobbiamo aspettarci per il settore vino dopo la pandemia? Il lockdown imposto dalla crisi sanitaria ha acceso l’interesse per il vino di qualità, oltre all’attenzione alla sostenibilità e al biologico. Non potendo andare a godersi una bella bottiglia di vino nei ristoranti, il canale di distribuzione in quest’ultimo anno è stato il supermercato.
Secondo la ricerca di IRI per Vinitaly, la crescita maggiore ha interessato gli spumanti, seguiti poi dal vino, dove vanno per la maggiore le denominazioni d’origine e i regionali. Campione indiscusso il Prosecco tra le bollicine.
Nel primo quadrimestre del 2021, infatti, sono aumentate di 22 milioni di litri le vendite di vino nella GDO. Ecco quanto è emerso nel corso del webinar di Vinitaly organizzato da Veronafiere all’interno di un programma di incontri virtuali in vista del Vinitaly Special Edition, che si terrà dal 17 al 19 ottobre a Verona.
Oltre a confermare il trend in crescita dei vini regionali, altro risultato della pandemia è l’impennata dell’e-commerce, non più pratica elitaria ma ormai diffusa.
Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI, sottolinea l’impegno richiesto alla GDO per conservare e migliorare le nuove tendenze emerse nell’ultimo periodo. In prospettiva di un ritorno alla normalità, cantine e distribuzione devono collaborare per sfruttare al meglio le nuove opportunità del settore vino dopo la pandemia.
Per approfondimenti consultare: https://www.exportiamo.it/settori/1223/il-vino-nella-grande-distribuzione-tra-riaperture-e-ripartenza-dell-economia/