La crescente consapevolezza sulle criticità delle attuali politiche alimentari ha visto nascere nuove tendenze orientate alla sostenibilità, prima tra tutte la plant-based diet. Questo tipo di dieta non è categorica sull’abolizione del consumo di carne come il vegetarianismo o il veganismo. Al centro della causa pone la sostenibilità e lo sfruttamento delle risorse nel rispetto dei naturali bioritmi.
Da cinque anni a questa parte il trend plant-based è particolarmente in voga e in crescita nel mercato del Nord America. Il 57% degli americani afferma di aver acquistato cibo plant-based nel 2020. Infatti, in termini di vendite, il settore è cresciuto del 43% dal 2018 al 2020.
Dati alla mano, quest’area geografica rappresenta un’importante opportunità per chi volesse inserirsi nell’ambito plant-based. Tra i fattori che influenzano le scelte alimentari di questi consumatori attenti e consapevoli bisogna considerare la responsabilità sociale delle imprese produttrici e la tracciabilità dei circuiti di distribuzione.
Considerando, nello specifico, i prodotti che vanno per la maggiore, citiamo il latte vegetale (36% del mercato totale dei prodotti plant-based) e la carne vegetale (20%), pasti vegani pronti, gelato, creamer, yogurt, proteine in polvere e formaggi. È interessante notare che alla fine del 2020 il mercato del cibo tradizionale ha avuto una crescita media del 14,6% contro il 27,1% di quello plant-based.
Come abbiamo detto, le opportunità in questo settore sono interessanti. Solo nelle macro-categorie latte e carne vegetali si stimano possibilità di guadagno di circa 14 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Oltre all’impegno sociale e alla trasparenza, giocano un ruolo di primo piano anche le certificazioni. Il 78% degli americani che acquista cibo a base vegetale, infatti, si dichiara disposto a pagare di più per un prodotto con certificazione plant-based.
Per approfondimenti consultare: https://www.exportiamo.it/settori/1220/il-mercato-del-cibo-plant-based-negli-stati-uniti/