I vini siciliani, si sa, sono una delle eccellenze del Made in Italy. Da pochi giorni è iniziata la vendemmia nella Sicilia occidentale, e nelle prossime settimane continuerà anche nelle altre zone dell’isola. Il caldo infernale non spaventa gli esperti di Uva Sapiens, che prevedono un’ottima annate per le uve bianche e, meteo permettendo, anche per i rossi. L’inverno lungo e piovoso e le miti temperature primaverili hanno permesso un buon riposo delle viti e, anche in termini di quantità, l’annata si presenta più abbondante della precedente.
A questo scenario particolarmente positivo si aggiunge l’entusiasmo per i dati positivi dell’export dei vini siciliani. Nel primo quadrimestre dell’anno, infatti, i bianchi hanno registrato addirittura un +45% di esportazioni rispetto al 2020, mentre i rossi un modesto +10 per cento. L’annata 2020, seppur con un -11,3% rispetto alla media degli ultimi 10 anni, è stata tuttavia molto importante dal punto di vista della qualità.
C’è poi fermento nel Consorzio Etna Doc per il rinnovo del Consiglio di amministrazione. Il direttore, Maurizio Lunetta, riferisce che nel 2020 le bottiglie di Etna Doc sono diminuite solo dell’8%. Nonostante questo, sono aumentati viticoltori e imbottigliatori, tant’è forte la fiducia nel vino etneo. Di fatto, gli imbottigliamenti del primo semestre 2021 registrano un incremento rispetto allo stesso periodo del 2020 e, soprattutto, sono tornati in linea con gli anni precedenti l’inizio della pandemia. La riapertura del canale Horeca e l’export, soprattutto verso gli Stati Uniti, sanciscono la ripresa del settore.
Per approfondimenti consultare: https://www.ilsole24ore.com/art/vino-siciliano-boom-nell-export-bianchi-AEpGuLc