Automotive: importazioni ed esportazioni

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A livello globale, il comparto automotive è guidato dall’Europa. I dati dell’Observatory of Economic Complexity del MIT rilevano che i prodotti del Vecchio Continente sono stabilmente più della metà dei 777 miliardi dell’export mondiale. Si registrano 411 miliardi di dollari nel 2019.

Rispetto al 2014 si registra una crescita del 9% in linea col mercato. Nel 2019 il maggiore importatore è stato la Cina, con un totale di import pari a 42 miliardi di euro, corrispondente a una quota del 5,4%. Di contro, però, l’export cinese si attesta ad appena 9 miliardi, riconfermando la posizione sbilanciata del 2014, seppur leggermente migliorata. Le due rette import ed export convergono, ma i tempi di attesa sono ancora lunghi.

Per quanto riguarda l’Europa, il maggior esportatore del settore automotive del 2019 è stata la Germania, con una somma complessiva di 145 miliardi. Le importazioni si sono attestate pari alla metà, per 75 miliardi di euro. Facendo un confronto tra Germania e Cina, si rileva che la Cina importa auto tedesche per 17 miliardi a fronte di esportazioni impercettibili per 190 milioni.

Sbarcando ora negli Stati Uniti, vediamo che la Germania ha acquistato meno di 7 miliardi, rimanendo più o meno in linea con i dati del 2014. Le esportazioni, invece, sono calate considerevolmente da 27 a 21 miliardi. Il dieselgate del 2015, quindi, si fa sentire. La partita è tutta tra Stati Uniti, Cina e Russia. Più la Germania si lega all’industria dell’auto cinese (connettività e 5G) e alla Russia per quanto riguarda l’energia (Nord Stream 2), più ne risente l’automotive statunitense.

Per approfondimenti consultare: https://www.ilsole24ore.com/art/l-automotive-e-l-equilibrio-economico-globale-AEKmNDY