La risposta USA al problema della plastica nel settore agroalimentare

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Il problema dell’uso estensivo della plastica è ormai noto a tutti ed è chiaro che dobbiamo intervenire al più presto. Le responsabilità ricadono sui singoli, sui governi, ma anche sul mondo delle imprese e, in particolare, in quelle del settore agroalimentare. Da sempre, l’Europa sembra prendere la questione molto più sul serio rispetto agli Stati Uniti. Eppure, ad oggi anche le grandi imprese USA stanno mettendo in atto nuovi sistemi e procedure per ridurre l’impatto ambientale della plastica utilizzata per i loro processi produttivi. Sempre più produttori USA, infatti, investono nella ricerca e nello sviluppo di nuovi packaging

Questo anche perché i consumatori americani sono sempre più sensibili alla questione ambientale. Basti pensare che un recente sondaggio ha rivelato che per il 64% degli intervistati la riciclabilità della confezione è un fattore chiave nella decisione d’acquisto. La metà ha dichiarato di prestare attenzione a packaging riutilizzabili, e il 39% a una confezione biodegradabile. L’esperienza green, ad oggi, pesa molto di più nella scelta di un prodotto rispetto alla brand loyalty. Per questo, sempre più consumatori abbandonano brand storici a favore di marchi meno conosciuti, ma che dimostrano un concreto impegno ecologico.

Il settore agroalimentare è uno di quelli in cui la plastica viene più ampiamente usata. Questo materiale, infatti, è in grado di prolungare la conservazione dei cibi e isola gli alimenti da batteri e sostanze nocive, proteggendoli al contempo da urti e colpi. Ecco perché anche il business della consegna a domicilio dei pasti pronti e la ristorazione take-away si avvalgono della plastica per piatti, involucri e imballaggi.

Ormai è chiaro che il riciclo non è la soluzione. Di tutta la plastica globalmente prodotta fino ad oggi ne è stata riciclata solo il 9%. I costi elevati, l’inefficienza dei sistemi e del metodo meccanico, così come il problema della contaminazione da altro materiale (capace di mandare a monte l’intera partita di plastica riciclabile) rendono il riciclo un metodo inadatto alla soluzione del problema ambientale della plastica.
Alternative sostenibili esistono. Quali sono?
  • Advanced recycling. Questo tipo di processo permette di scomporre le plastiche nelle loro particelle più piccole, che vengono poi rielaborate in “nuova plastica”. In questo modo si annulla la degradazione.
  • Nuovi materiali. Start-up, università e organizzazioni indipendenti affrontano la sfida ambientale in corso ricercando ogni giorno nuovi materiali che possano sostituire la plastica. Si tratta spesso di materiali vegetali e solitamente biodegradabili e compostabili.
  • Politiche di reso e riutilizzo. Molte aziende incentivano i loro clienti a restituite le confezioni. In questo modo possono igienizzarle e poterle riutilizzare.

Ognuno di questi metodi presenta delle criticità, dall’elevato consumo di energie alla mancanza di investimenti. Tuttavia, una combinazione dei tre potrebbe essere la chiave di svolta.

Come sta rispondendo il mercato americano?

Nell’ambito dell’industria agroalimentare americana sono già presenti dei cambiamenti in direzione plastic-free. Ad esempio, sempre più produttori di pasta hanno eliminato la “finestrella” di plastica per mostrare il prodotto. Acqua, salse e condimenti, poi, si trovano sempre più spesso in bottiglie o barattoli di vetro. Ancora, le cannucce in plastica sono sempre meno utilizzate a favore di cartone o materiali vegetali.

In uno scenario dove il fattore plastic-free sta diventando una leva d’acquisto è possibile identificare nuove opportunità per espandersi e affermarsi. Entrare sul mercato con un prodotto agroalimentare confezionato secondo i principi della sostenibilità può rappresentare un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti con soluzioni di packaging tradizionali. Bisogna anche sottolineare che la sensibilità del consumatore verso la tematica ambientale ha fatto emergere una nicchia di mercato di consumatori attenti all’imballaggio e disposti a pagare un prezzo extra per un prodotto in linea con i propri valori.

plastica

Per approfondimenti consultare: https://www.exportiamo.it/settori/1246/come-le-aziende-americane-del-food-cercano-di-contrastare-il-problema-della-plastica/