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Temporary Export Manager: una risorsa preziosa

Si sente spesso parlare di internazionalizzazione delle imprese. Ma in che cosa consiste veramente? E come affrontare questo passo al meglio per delle collaborazioni di successo? Innanzitutto, è importante specificare che l’internazionalizzazione delle PMI rientra nelle operazioni di marketing. In altre parole, si tratta di un piano marketing con l’obiettivo di vendere all’estero. Le tecniche di marketing online aiutano a gestire l’export. Ma è spesso necessario il supporto da parte di un Temporary Export Manager, vale a dire un export manager che opera come consulente export per un breve medio periodo.

Vediamo di seguito alcune regole importanti da seguire per vendere in mercati esteri con successo.

Gestire la comunicazione interculturale tra l’impresa e il mercato target

La prima fase prevede contattare persone di un’altra nazione, con un’altra lingua e cultura. Si tratta di un momento delicato in cui entrano in ballo fattori culturali e linguistici che possono rappresentare un ostacolo alla comunicazione. Ecco perché è importante prepararsi al meglio, studiare il mercato target, la cultura, gli usi e le abitudini in ambito commerciale prima di approcciarci a un nuovo mercato. Conoscere e rispettare gli usi e costumi diversi applicabili ai mercati esteri è il primo passo per una strategia di successo.

Creare un piano marketing internazionale con collaborazioni (negoziazione)

Rivolgersi ad acquirenti stranieri spesso richiede aggiustamenti alla comunicazione, al prodotto, al packaging, ecc. Ad esempio, possono essere necessarie modifiche di packaging, colori, design e promozioni. I migliori risultati arrivano solo quando ci si riesce a immergere nel contesto target nel modo giusto. Ecco l’importanza delle collaborazioni con attori della scena internazionale e di concludere veri e propri negoziati.

Conoscere il linguaggio delle trattative

Sapere la lingua che si parla nel mercato a cui volgiamo rivolgerci non basta. In alcuni casi, sono necessari presupposti per poter dare avvio a collaborazioni di successo. Per esempio, in Giappone i doni servono a favorire collaborazioni. Se si tralascia questo dettaglio è probabile che il rapporto commerciale non vada a buon fine. Un consulente export conosce molti di questi aspetti che sembrano irrilevanti ma fanno la differenza. Di conseguenza, il supporto di una figura professionale in grado di accompagnarci nel progetto di internazionalizzazione è davvero essenziale per gestire usanze diverse e avviare collaborazioni durature.

Adattarsi a norme, tempistiche e valori mutevoli

Bisogna tenere in conto che le leggi e le normative sono in continuo cambiamento, quindi bisogna sempre essere aggiornati per non incorrere in rischi spiacevoli. Il successo dell’internazionalizzazione delle PMI, infatti, si basa sul rispetto delle norme vigenti. Per quanto riguarda le tepistiche, anche queste sono soggette a cambiamenti a seconda anche di fattori culturali. Prendiamo le culture orientali, In questi casi, i rapporti si devono estendere nel tempo per adattarsi alla tradizione culturale che vige da secoli.

In conclusione, scegliere un Temporary Export Manager o un’agenzia specializzata in internazionalizzazione è la soluzione più indicata ed economica per le aziende. Con il giusto supporto si gestiscono al meglio le risorse, ci si affaccia al mercato con una maggiore consapevolezza ed evitando sviste che possono compromettere l’intera strategia di internazionalizzazione.

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